La buona notizia arriva dall’ultimo Consiglio Comunale, dove il Sindaco ha confermato quanto anticipato nella conferenza dei capigruppo e cioè che il Comune di Gavardo ha deciso di adottare il porta a porta integrale (“spinto”), abbandonando l’orientamento iniziale verso il sistema misto.
Non possiamo che apprezzare questa scelta. Era un punto fondamentale del nostro programma elettorale ed è ciò che abbiamo sostenuto sia in consiglio comunale (presentando una mozione in tal senso) che nelle nostre iniziative pubbliche sui rifiuti dello scorso anno in cui abbiamo portato una serie di dati e di motivazioni che a noi sembravano – e riteniamo lo siano ancora – evidenti e significative.
Così è stato anche nell’ultimo incontro dell’Amministrazione comunale con i cittadini proprio su questo tema. Ci fa piacere pensare che il nostro contributo sia stato utile e abbia inciso a far pendere la bilancia nella direzione del porta a porta integrale.
La motivazione principale addotta dal sindaco in Consiglio Comunale è stata la necessità di ridurre/contenere i costi del servizio, in costante e preoccupante aumento negli ultimi anni: l’analisi dei risultati di alcuni comuni simili al nostro ha mostrato come solo il porta a porta “spinto” possa abbassare i costi al di sotto della fatidica soglia di 100 € per abitante.
Motivazione che noi condividiamo e che abbiamo sostenuto.
Ma non è l’unica; altre ce ne sono, ugualmente importanti. (Per chi volesse approfondire la questione rimandiamo ad un nostro precedente articolo (Raccolta rifiuti: il coraggio di cambiare).
Qui, ne richiamiamo solo due, sottolineate anche dal nostro consigliere nel suo intervento all’ultimo Consiglio comunale.
La sostenibilità ambientale. Il porta a porta integrale da un lato permette di ottenere una raccolta differenziata di qualità e quindi di recuperare e riciclare una quantità maggiore di rifiuti; dall’altro, responsabilizzando direttamente il cittadino, favorisce una progressiva riduzione alla fonte della produzione dei rifiuti. Riducendo così l’impatto sull’ambiente.
La sostenibilità sociale. Con il porta a porta integrale si avrà un aumento dei posti di lavoro (meno mezzi e più personale per effettuare la raccolta) cosa particolarmente utile per la coesione sociale, in una situazione perdurante di crisi economica ed occupazionale come quella che stiamo vivendo.
Un passo importante verso un paese più attento alle condizioni ambientali e alla qualità delle vita, un passo coerente anche con l’iniziativa, da noi proposta e approvata dall’amministrazione comunale nel novembre scorso, di aderire alla rete dei comuni non spreconi: solo il porta a porta, infatti può indurre circoli virtuosi e favorire in prospettiva l’opzione “rifiuti zero”.
Un percorso, quindi, iniziato nella giusta direzione, una sfida da cogliere per noi tutti, cittadini di Gavardo e un’opportunità per il nostro Comune di crescita verso modelli di gestione più sostenibili.
Un percorso già scelto da molti altri comuni della Vallesabbia e che auspichiamo venga condiviso dall’intera Comunità montana.
Nel nostro articolo citato, parlavamo di coraggio di cambiare: questa volta, il coraggio non è mancato.