Giovedì sera in consiglio comunale il nostro capogruppo Silvio Lauro ha dichiarato che pur partecipando alla discussione sulle varie delibere non esprimerà più il proprio voto finché il Sindaco continuerà a sedere in Consiglio, perché il nostro gruppo lo considera politicamente già sospeso e non lo riconosce più come sindaco di Gavardo.
Analoga dichiarazione è stata successivamente fatta anche dalla Capogruppo di Gavardo Rinasce.
Pubblichiamo qui di seguito il comunicato stampa inviato ieri ai giornali con le due dichiarazioni esposte in consiglio.
Comunicato stampa
Nella seduta del consiglio comunale del 29 dicembre 2016, i gruppi consiliari di minoranza Gavardo in movimento e Gavardo Rinasce hanno preso una posizione decisa in merito alla recente condanna del Sindaco Emanuele Vezzola.
Hanno infatti richiesto al Segretario Comunale di verbalizzare che non avrebbero più votato alcuna delibera presentata dalla maggioranza fino a quando il Sindaco Vezzola non sarà sospeso o non si autosospenderà.
A partire quindi dalla delibera relativa al punto 7 dell’O.d.G. (modifica dello statuto della Secoval) i due gruppi consiliari per ogni delibera hanno partecipato alla discussione con propri rilievi ed approfondimenti ed hanno dichiarato quale sarebbe stato il loro orientamento rispettivamente al voto su quello specifico oggetto, ma sono poi, di volta in volta, usciti dall’aula per non partecipare al voto.
Si è trattato di un gesto, in sé piccolo, ma politicamente significativo, per manifestare l’inopportunità della presenza del Sindaco alla seduta del consiglio dopo la condanna penale a un anno di reclusione per la vicenda legata al mancato rinnovo dell’incarico di comandante dei vigili al signor Sartori.
Di seguito a pag. 2 le due dichiarazione di voto che sono state presentate dai due gruppi consiliari.
Silvio Lauro
Capogruppo di Gavardo in movimento
Manuela Maioli
Capogruppo di Gavardo Rinasce
Gavardo in movimento
Dichiarazione di voto
“Il gruppo Gavardo in movimento anticipa che, a partire da questa proposta di delibera, non parteciperà più alle votazioni di tutte le proposte di delibera avanzate da questa giunta fino a quando il signor Emanuele Vezzola siederà in quest’aula e continuerà a svolgere, inopportunamente, le funzioni di sindaco.
Dopo la sua condanna penale, solo i tempi lunghi della burocrazia ritardano la sua sospensione formale. Per noi è da subito politicamente sospeso e non lo riconosciamo più come sindaco del nostro comune.
Per questo ribadiamo che non parteciperemo più alle votazioni di qualsiasi delibera, escluse quelle eventualmente proposte dai gruppi di opposizione, fino a quando il signor Vezzola non sarà dichiarato sospeso o, come ci auguriamo, non lascerà spontaneamente le funzioni di sindaco”.
Gavardo Rinasce
Dichiarazione di voto
“Il gruppo consiliare Gavardo Rinasce non parteciperà alla votazione di questa delibera e d’ora innanzi, fino a che Il sig. Sindaco Emanuele Vezzola presiederà il consiglio comunale e/o vi presenzierà, ad ogni delibera proposta in consiglio comunale il nostro gruppo prenderà solamente parte alla discussione senza partecipare alle dichiarazioni di voto su delibere proposte da questa maggioranza; questo è dovuto alla mancanza di chiarezza relativa alla posizione del sindaco, condannato il 30 novembre 2016 in primo grado per abuso d’ufficio.
Precisiamo che il gruppo consiliare Gavardo Rinasce non riconosce più a questo sindaco la propria veste di rappresentanza istituzionale dell’Amministrazione Comunale e ritiene che, sarebbe stato necessario ed opportuno, da parte del sindaco, avendo subito una condanna PENALE anche se in primo grado, far prevalere ai tempi o ai ritardi della burocrazia della trasmissione di una notifica, l’aspetto etico e di responsabilità civica, oltre che di rappresentanza istituzionale e, come previsto dalla legge Severino – inconfutabilmente legge sovrana dello Stato – sospendere o auto-sospendere la propria carica – questo in attesa dei nuovi giudizi che potrebbero sì ribaltare gli esiti della sentenza di primo grado, ma anche e soprattutto confermarla. Ciò avrebbe significato portare il dovuto rispetto a tutti i cittadini gavardesi che egli ha l’onore di rappresentare.”