Ieri sera, 21 marzo, più di 90 persone hanno animato la serata organizzata di Gavardoinmovimento.
La sala era gremita e attenta, segno di interesse locale su un tema, quello del Consumo zer0 Territorio, oggi particolarmente attuale, per le indicazioni UE in materia e per i recenti disegni di legge, sia nazionale che regionale. Ma come compensare il mancato introito derivante dagli oneri di urbanizzazione? quali le leve su cui agire? Domenico Finiguerra, ospite della serata, ne ha indicate 5:
1. La fiscalità: adeguare la fiscalità alla reale capacità del cittadino di contribuire. Paga di più chi ha di più …
2. La sobrietà dell’amministrazione comunale (tagliare gli sprechi, controllo delle spese), necessaria per contribuire allo sforzo comune.
3. L’esempio dei comuni virtuosi: risparmio energetico (illuminazione a led, fotovoltaico), servizi di smaltimento rifiuti (porta a porta spinto), scelte innovative per ridurre i costi di manutenzione.
4. La partecipazione: solo attraverso il coinvolgimento del cittadino si può pensare di sognare e trasformare i sogni in realtà.
5. La fantasia, cioè come valorizzare beni, come inventarsi nuove fonti di risorse.
Oggi ben 80 comuni, i comuni virtuosi, hanno aderito al modello “Consumo zero territorio”. Tutti gli altri, ci dovranno necessariamente pensare.
Oltre alle bellezze naturali, e paesaggistiche da salvaguardare, Finiguerra ci ha ricordato che l’Italia ha ormai perso da tempo la sovranità alimentare, cioè la capacità di alimentare i sui 60 milioni di abitanti.
Oggi gli ettari utili per l’agricoltura si sono ridotti, ha detto, a 11 milioni, contro i 60 milioni di cui il Paese avrebbe bisogno per alimentare i suoi abitanti.
Riflettiamoci ….
Per chi vuole approfondire il tema, suggeriamo la lettura della relazione presentata da Domenico Finiguerra a “Colloqui di Dobbiaco ” (http://domenicofiniguerra.files.wordpress.com/2008/10/domenico-finiguerra-relazione-colloqui-dobbiaco-2008.pdf), una relazione molto efficace e attuale anche se un po’ datata.
Interrompere il circolo vizioso di fare tornare il bilancio creando consenso si può e si deve, se non vogliamo consegnare alle generazioni future un paese deturpato e impoverito, ben lontano da quello che noi e milioni di altre persone al mondo hanno apprezzato ed amato per l’unicità delle sue bellezze.
E’ stata davvero una serata molto interessante e partecipata. Anche il dibattito successivo è stato molto ricco e partecipato, segno della grande attualità e interesse dei temi affrontati.
Vorrei sottolineare che, oltre al tema centrale della serata “consumo zero del territorio”, l’ampia relazione di Domenico Finiguerra ha spaziato anche in un contesto più vasto. Partendo dalla sua esperienza di sindaco di Cassinetta di Lugagnano ci ha parlato della possibilità di attuare modalità nuove, diverse, creative di amministrare un comune. E su questo ci ha fornito molti stimoli e suggestioni, a partire dalle cinque leve. Una frase mi ha molto colpito: “gli amministratori di un comune sono i suoi cittadini”. Ecco, questa può essere una chiave di volta per amministrare in maniera diversa il comune.