Dopo l’ulteriore sospensione di altri 12 mesi, conseguente alla conferma della condanna anche in secondo grado, il sindaco Vezzola ha inviato ieri le proprie – inaspettate – dimissioni dalla carica di sindaco. Gavardo in movimento saluta con soddisfazione questo, seppur tardivo, epilogo. Noi infatti avevamo chiesto al sindaco Vezzola di dimettersi già all’indomani della sentenza di condanna in primo grado, per senso di responsabilità e rispetto nei confronti dei cittadini gavardesi. E da allora abbiamo più volte ribadito la nostra richiesta, sia in consiglio comunale che sul Gattopardo e sul nostro giornalino.
Se il sindaco avesse ascoltato la nostra richiesta dopo la prima condanna e conseguente sospensione di 18 mesi, si sarebbero svolte nuove elezioni anticipate, con un rinnovato Consiglio Comunale che, presumibilmente a ruoli invertiti tra attuali minoranze/maggioranze, avrebbe evitato quell’evidente degrado in cui è versato il comune di Gavardo sia dal punto di vista territoriale/manutentivo che dal punto di vista del dibattito e confronto sui temi attuali in cui è coinvolta la comunità.
Adesso Vezzola si è deciso, anche se non si capisce bene chi o che cosa gli abbia fatto cambiare opinione. Probabilmente la vicenda del progetto di ampliamento della casa di riposo è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso. I segnali di scricchiolii nella maggioranza si avvertivano però già da alcuni mesi e noi li avevamo segnalati; la lettera nei giorni scorsi inviata a Vallesabbianews dal capogruppo Ariassi, molto probabilmente “ispirata” da Vezzola, è stato l’ultimo esplicito episodio che ha evidenziato le “difficoltà” della maggioranza e i contrasti tra le sue diverse componenti.
Adesso, in base a quanto sancito dall’art 53 del TUEL, dovremo aspettare i 20 giorni previsti perché le dimissioni diventino efficaci e irrevocabili. Se confermate, il Consiglio Comunale verrà sciolto ed il Comune verrà commissariato fino alle elezioni del prossimo anno.
Gavardo in movimento continuerà naturalmente a seguire con attenzione tutte le vicende del nostro comune, anche se nei prossimi mesi non potremo più farlo con gli strumenti propri del consiglio comunale, e ne daremo conto ai cittadini gavardesi con i nostri consueti canali di comunicazione.