Un’ondata migratoria di proporzioni epocali sta interessando l’Europa, soprattutto in questi ultimi mesi: è una situazione con significative ricadute anche sull’Italia e su Gavardo.
Su queste tematiche sono state dette molte cose e si sono fatte molte strumentalizzazioni.
Vogliamo provare a fare un po’ di chiarezza. Pubblichiamo pertanto questo nostro primo contributo, ricordando che sulla situazione dei profughi a Gavardo abbiamo anche presentato una interpellanza che sarà discussa in consiglio Comunale venerdì prossimo 2 ottobre Interpellanze Rifugiati.

Le notizie arrivano veloci, gli sbarchi continuano, si incendiano le polemiche e ora non si tratta più solo di una “faccenda” da televisione. L’emergenza profughi ci riguarda: ha toccato Gavardo e i suoi abitanti, è presente a Brescia e ben sappiamo quali tristi conseguenze abbia portato a Collio.
Diventa quindi sempre più importante informarsi, fare chiarezza, districarsi tra le molteplici contrastanti notizie che ci arrivano.
I profughi ci costano 40 euro al giorno? I profughi sono clandestini? Lavorano o ci rubano il lavoro? Chi se ne occupa? I servizi sociali? Cosa vogliono? Che dovere ha la comunità verso di loro?
Queste, tra le mille altre, sono le domande che affiorano alla mente di noi cittadini. Molte e diverse sono le risposte che arrivano da politici, giornalisti, rappresentanti del terzo settore. Qual è la verità?
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